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La Cattedrale

vista posteriore cattedrale

Dimora dei Santi Patroni di Vieste, la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Vieste è conosciuta come Duomo della città.
Posizionata nel cuore del centro storico di Vieste, nella zona più alta del borgo medioevale, la Cattedrale di Vieste è un notevole esempio di architettura pugliese dell'XI secolo (secondo la tradizione costruita su una chiesa precedente, già tempio pagano)
Nel 1981 è stata insignita da Papa Giovanni Paolo II del titolo di Basilica Minore ed è concattedrale dell’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

La Storia del Duomo di Vieste è ricca e articolata: è stata edificata nell’XI secolo ed ha subito varie dominazioni straniere e terremoti.
Vieste e la sua Cattedrale, conobbero le dominazioni bizantine, longobarde e normanne.
Nel 1239 la città subì un violento saccheggio da parte dei veneziani, i quali distrussero anche la cattedrale. Nel 1240 Federico II dava luogo alla ricostruzione della città, cattedrale compresa, erigendovi anche il castello. Ma le distruzioni più rovinose e gli attentati più feroci, Vieste li subì dagli assedi dei pirati turchi, i quali vi giunsero con settanta galee guidate dal terribile pirata Dragut Rais (18 - 21 luglio 1554). Nel XVI sec . veniva riedificata ed abbellita dal re di Spagna, ma altri saccheggi e violenze si consumarono nella città.

Per quanto riguarda invece i terremoti soprattutto a causa del terremoto del 1646 della Cattedrale caddero il campanile, la facciata centrale, la volta centrale, la cappella ove è riposta la statua di S. Maria di Merino, protettrice della Città, e quella del Battistero.
Più volte distrutta, più volte ricostruita.

cattedrale di vieste

La parte esterna è tipicamente in stile barocco pugliese mentre l’interno si presenta con una pianta a croce latina che prevedeva tre navate e tre absidi.
Le tre absidi con cui terminavano le tre navate della chiesa sono state sostituite da due cappelle laterali e da un presbiterio centrale coronato da un coro ligneo.

Il soffitto  a capriate è di legno (scuola napoletana) e risale al ‘700, decorato a tempera, ed è impreziosito da tre tele raffiguranti Maria Vergine assunta in cielo, a cui è intitolata la basilica, San Giorgio, protettore di Vieste, e San Michele arcangelo, patrono dell’arcidiocesi.

La Cattedrale di Vieste è molto luminosa grazie alla luce di dodici finestre poste nella parte alta della navata centrale. Le colonne della chiesa romanica sono state liberate dalle successive strutture barocche durante i lavori di restauro eseguiti negli anni 1976-80 e 1988-2000.

I capitelli mostrano particolari elementi ornativi di incisione rudimentale che riprendono le tematiche riguardanti il mondo animale e quello naturale come i galli, gli uccelli, i cavalli, i draghi e foglie di vario genere tra cui spiccano quelle di palma e acanto.

Numerose anche le cappelle presenti al suo interno, tra le quali spiccano la Cappella di San Michele Arcangelo, con una scultura del Gesù morto, opera di scuola michelangiolesca, e la Cappella di Sant’Anna dove è conservato il sarcofago longobardo risalente al VII secolo.

 Nella navata di destra si trovano le seguenti cappelle:

La cappella della Vergine di Merino, ove si trova una statua lignea della Madonna risalente all’epoca tardo gotica;
La cappella di San Francesco di Paola
La cappella di San Michele Arcangelo, dove si trova una scultura del Gesù morto di scuola michelangiolesca;
La cappella di Sant'Anna, dove sono esposti alcuni reperti archeologici trovati durante i lavori di restauro della cattedrale, tra cui un sarcofago longobardo dell’VIII secolo;
La cappella dell’Addolorata
La cappella del Santissimo Sacramento, che in origine era l’abside terminale della navata destra; qui è posta una tela del 1771 raffigurante Madonna con bambino e santi.

 Nella navata di sinistra si trovano invece queste altre cappelle:

La cappella del battistero, con statua della Vergine immacolata del 1756;
La cappella di San Giorgio, con statue moderne degli arcangeli Michele e Raffaele e reliquie di padre Pio da Pietrelcina;
La cappella del Rosario,situata dopo l’ingresso laterale, nei cui pressi è l’unica finestra monofora che si è conservata della primitiva cattedrale romanica, in cui è collocata una delle opere di maggior pregio del duomo: una pala del 1581 di Michele Manchelli raffigurante la Madonna del rosario con Santi, attorniata da 15 pannelli ove sono rappresentati i misteri del rosario;
La cappella della Santissima Trinità, che in origine era l’abside con cui terminava la navata sinistra.

La cattedrale simbolicamente rappresenta uno scrigno nel quale sono custodite opere di importante spessore artistico tra cui la statua lignea della Madonna di Santa Maria di Merino.
Di notevole interesse storico-artistico anche la settecentesca tela di Luigi Velpi, raffigurante la Cacciata dei venditori dal Tempio, ed il seicentesco coro ligneo.

Cattedrale di Vieste
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